Opening: |
3 ottobre dalle 18.30 alle 24.00 |
Durata: |
3 ottobre – 5 novembre 2024 |
Orari: |
Dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-18.30 |
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Giovedì 3 ottobre, in occasione di Start la notte bianca delle gallerie genovesi, Guidi&Schoen inaugurerà presso la propria sede di Piazza dei Garibaldi 18r la personale di Giacomo Costa Infinitely delicate landscapes.
Giacomo Costa collabora con Guidi&Schoen da più di 20 anni. La prima personale a Genova nei nostri spazi risale infatti al 2003. Da allora la sua ricerca artistica, così originale e coerente, ha ottenuto un riconoscimento internazionale raro per un artista italiano. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni come il Centre Pompidou e la Biennale di Venezia, il Leopold Museum e la Caixa Forum di Madrid, nei musei di Seoul e di Brisbane. Il suo lavoro è stato pubblicato e commentato su magazine internazionali come il New York Times e El Pais. Il fatto che dopo tanti anni ancora scelga la nostra galleria per presentare per la prima volta in Italia il suo nuovo progetto ci rende quindi particolarmente orgogliosi. Questa mostra segue, e in qualche maniera sviluppa, quella con lo stesso titolo presentata alla galleria Dominik Mersch di Sydney alla fine del 2023. Dodici nuove opere e un video attraverso le quali l’artista fiorentino continua ad interrogarsi sul rapporto tra la natura e l’operato dell’uomo. Le immagini di Costa infatti già dalle prime opere, i famosi “Agglomerati” di palazzi affastellati gli uni sugli altri, sono in realtà metafore per raccontare le vicende umane e per riflettere su come l’uomo consideri l’ambiente come un bene nella propria totale disponibilità. Quasi ogni spazio, è costruito e manipolato per permettere all’uomo di approfittarne a proprio vantaggio. Nella società contemporanea questo ha determinato due atteggiamenti contrapposti. Due fazioni che si fronteggiano come tifosi di una squadra di calcio. Una che pensa che l’uomo possa e debba fare tutto ciò che vuole in quanto vero padrone del mondo e l’altra convinta che l’umanità abbia ormai imboccato una strada senza ritorno che ci porterà verso l’annientamento totale della vita così come la conosciamo. L’dea di Costa è che esistano tra queste due posizioni una grande quantità di sfumature intermedie che è compito degli artisti e degli intellettuali esplorare.
Guardando le opere di questa serie, affascinanti e al contempo respingenti come sempre, ci si trova a chiedersi se siano luoghi reali o scenari di un possibile futuro. E questo interrogativo e le riflessioni che stimola sono il vero centro del lavoro di Costa la cui bellezza estetica, innegabile, è solo un mezzo, per altro fondamentale, al servizio di questo fine concettuale e maieutico.
Giacomo Costa è nato a Firenze, dove vive e lavora, nell’ottobre del 1970.