Karin Andersen è nata nel 1966 a Burghausen, in Germania.
Nel 1990 si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove vive e lavora.
La sua ricerca artistica e teorica verte sulle interazioni uomo-animale e sulla dialettica natura-cultura. I suoi lavori, realizzati con tecniche diverse (disegno, pittura, fotografia, elaborazione digitale e video) sono stati esposti a livello internazionale.
È stata invitata a partecipare a programmi di cooperazione artistica e residenze quali, per esempio, L’Europe d’Art d’Art (Niort, France 1990) e HEART Helsinki Environmental Art project (Helsinki 1999-2000). Nel 2003, a New York, ha vinto il Beyond the Moment contest della Satellite Academy curatorial studies class, e nel 2005 ha ricevuto il Premio Maretti – Valerio Riva Memorial alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, che di seguito le ha dedicato una grande mostra monografica. Insieme a Christian Rainer ha vinto il primo premio del filmfestival Oblique (Pau, Francia, 2006).
Da sempre accompagna la sua pratica artistica a studi teorici sullo zoomorfismo e, in qualità di relatrice, è stata invitata a diversi convegni e conferenze su questi temi. Ha pubblicato vari articoli su riviste di arte e scienza ed è autrice, con Roberto Marchesini, del libro Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo (Bologna, Perdisa/Hybris, 2003).
Ha inoltre collaborato alla realizzazione di videoclip musicali e curato le immagini per spettacoli teatrali, tra i quali Angelus Novissimus (regia Alain Béhar, Francia, 2014).