Giunta alla sua terza edizione, OTHER IDENTITY continua a decifrare un fenomeno ormai diffuso che ha cambiato radicalmente il modo di “vivere” e “interpretare” la nostra immagine, costantemente esibita e pubblicizzata, il nostro modo di autoritrarci e di presentarci al mondo: la spettacolarizzazione di un privato che si trasforma in pubblico attraverso i social media, creando nuove forme di identità in continua trasformazione. OTHER IDENTITY 2022 vuole essere la nuova tappa di un progetto espositivo che funga da cartina al tornasole capace di misurare di volta in volta lo stato di una nuova grammatica narrativa, di nuove forme d’interpretazione della nostra immagine.
A confrontarsi sul tema dell’identità e dell’auto-rappresentazione sono artisti italiani e stranieri uniti da una comune piattaforma emotiva e tematica, dalla quale sfociano poi ricerche personali ben distinte, e da un comune linguaggio fotografico. Unica nel suo genere per approccio e peculiarità espositive site specific, OTHER IDENTITY presenta artisti per la maggior parte inediti per la città in modo da favorire e stimolare la conoscenza del loro lavoro e l’interesse dei fruitori.
La fotografia è qui il medium privilegiato in ogni sua forma, sia essa analogica o digitale, attraverso reflex professionali o smartphone, sempre però usata con consapevolezza e coerenza dall’artista che la piega alla propria ricerca personale, senza abusare delle post-produzioni spesso impiegate per mascherare un’inesistente spessore concettuale o la scarsa qualità dell’immagine. Il comune denominatore dei nostri artisti è la loro onestà intellettuale, nel senso di un consapevole, intelligente, lucido e semplice uso del mezzo espressivo, a tratti brutale nella sua desolante rappresentazione del reale, spesso filtrato da emotività malinconiche e sognanti, crudo iperrealismo, graffiante autobiografia, esibizionismo pubblicitario e complesse dinamiche di intimità familiari.
Non è corretto parlare di “artisti selezionati”, bensì di artisti che si sono scelti, avvicinati da quell’istinto “animale” che fa riconoscere i propri simili anche in cattività, e che hanno identificato una piattaforma emotiva comune da cui sfociano ricerche personali ben distinte, legate però da questa tematica di fondo.
OTHER IDENTITY è un flusso creativo, un’identità senziente che si muove, agisce e progredisce seguendo un istinto proprio e naturale. È influenzata dal suo tempo e da ciò che la circonda; non può che vivere la sua contemporaneità appieno, nella consapevolezza del “qui e ora”, ed essere un’emergenza emotiva, un bisogno incontrastabile, una forza più grande di noi che ci spinge a comunicare la natura del nostro io.
OTHER IDENTITY non rappresenta semplicemente qualcosa di materiale ma si esprime nella sua continua evoluzione, come sono in continua evoluzione il nostro essere e la nostra rappresentazione del sé; proprio per questo non possiamo parlare solo di una collettiva d’arte perché il concetto stesso sarebbe riduttivo e negherebbe la sua vera natura e la sua profonda “fluidità”, il suo prendere le distanze da altre manifestazioni di questo tipo. Propone una visione fresca e un’interazione completamente diversa con il suo pubblico.
È un progetto che non vuole provocare bensì contaminare, e non vuole solo esporre ma anche coinvolgere nel profondo, come fosse un centro energetico che, partendo dal suo autore e ideatore, si sposta poi verso tutti gli artisti che coinvolge; è un portatore sano dell’esperienza vissuta di ogni suo protagonista che si mette a nudo di fronte a tutti noi.
L’interdisciplinarità che ha contraddistinto tutte le proposte fin dalla prima edizione del 2016 è ancora più marcata in questa terza edizione del 2022, segnata dalla particolarità del periodo storico che stiamo vivendo: dal 2020 in poi siamo stati colpiti da un’esperienza globale simile a un oscuro esperimento sociale, come se la natura e la cultura si fossero strettamente intrecciate a causa della pandemia. Il Covid-19 è forse il primo caso di epidemia che coinvolge su larga scala la popolazione mondiale a causa di circostanze naturali e sociali, come se a un certo punto il nostro modello di globalizzazione fosse collassato e dovessimo reinventare un nuovo disegno, un modello alternativo di interdipendenza e interconnessione planetaria.
Questa nuova condizione ci ha cambiati ovviamente più del solito, come ha cambiato le nostre abitudini, i nostri umori e anche il nostro modo di presentarci agli altri. Ha estremizzato, forse ancora di più, quell’immagine che noi offriamo al mondo, un’immagine che nasconde la paura, l’isolamento, l’inquietudine di un’affermazione del sé sempre più in bilico tra “l’essere e il divenire”.
OTHER IDENTITY diventa adesso ancora di più un luogo con la prerogativa di essere amplificatore di un pensiero, di un’idea, di un progetto, della necessità di ricostruire le nostre certezze insieme alla “certezza” della nostra immagine, che è tutto ciò che ci rappresenta nel mondo. La finalità di questo progetto diventa sempre di più quella di dimostrare simultaneamente tutte le facce di un pensiero espresso nelle sue diversità, esibendo comunque il nucleo da cui sono generate. Gli artisti “rappresentati” e “presentati” rispecchiano ognuno di noi e, tramite le sfaccettature delle loro opere, possono fornirci spunti di riflessione per “comprenderci” meglio.
OTHER IDENTITY vuole continuare a dimostrare che l’arte non è esclusivamente estetica fine a se stessa, ma mette in gioco in prima persona tutti i fattori più nascosti del nostro essere, che diventano più potenti di qualunque forma di bellezza e sprigionano con violenza e ferocia quello che cerchiamo da sempre, le nostre verità, le verità su noi stessi.
Questo nuovo upgrade di OTHER IDENTITY conserva le caratteristiche principali che lo hanno contraddistinto fin dalle sue prime uscite. Ora più che mai, il tentativo di assottigliare le distanze tra artista e galleria, artista, critico e curatore, artista e il suo pubblico è quanto mai evidente, diventando quasi un’urgenza.
In questa edizione siamo volutamente ospitati in esclusiva da due spazi espositivi: la Galleria Guidi&Schoen, una tra le più importanti gallerie d’arte contemporanea italiane e non solo, che ha abbracciato con entusiasmo questo progetto dalla sua prima uscita, e Primo Piano di Palazzo Grillo, l’area espositiva di Hotel Palazzo Grillo, un intero piano dedicato a mostre, rassegne, seminari ed eventi, con focus su fotografia e design contemporaneo.
Dopo una seconda edizione ramificata su quattro sedi espositive con un forte impatto sulla città, siamo tornati a una dimensione quasi “privata”, più intima, dimensione che conosciamo bene dopo l’anno di lockdown che abbiamo subito; abbiamo accolto l’invito delle due gallerie e abbiamo voluto cambiare nuovamente e inventare una nuova formula, una doppia inaugurazione della durata complessiva di un mese dove verranno presentati circa cinquanta artisti complessivamente.
Rinnoviamo sempre il format a ogni edizione perché OTHER IDENTITY è umorale e profondamente influenzata dalla nostra vita; l’edizione 2022 non può che presentarsi inevitabilmente segnata dal contesto esterno in cui viviamo e in cui gli artisti sviluppano le proprie reazioni personali ed emotive.
Dopo la prima uscita nel 2016, presentata in un enorme contenitore come quello della cinquecentesca Loggia della Mercanzia a Genova, nella quale le opere d’arte, i progetti visivi e sonori e le performance intendevano mostrare le contaminazioni esistenti tra loro e il loro legame indissolubile; e la prima incursione negli spazi delle gallerie nel 2019, caratterizzata da allestimenti site specific e opere di grandi dimensioni, mini personali e installazioni di grande formato, questa volta siamo voluti rientrare “nelle gallerie d’arte”, nel bianco delle pareti e nel legno dei parquet, in maniera più intima e rarefatta, rispettando le peculiarità che queste location offrivano, per un periodo più lungo e sempre carichi di energia, con lavori coraggiosi e viscerali che provano a mettersi a nudo e guardarsi allo specchio come quando si cerca di riconoscersi in un’immagine riflessa, cercando di capire l’origine di quelle forme, di quei lineamenti, le nostre somiglianze e le nostre differenze, le nostre reazioni all’isolamento non solo sociale ma anche emotivo che stiamo provando.
OTHER IDENTITY 2022, quest’anno più che mai, presenta opere che inevitabilmente sono state contaminate dall’impasse globale che stiamo vivendo, esempi di una riflessione più complessa che cercano spiegazioni “rappresentandosi”. Legati da questo comune denominatore, gli artisti si mettono in gioco in prima persona e parlano di sé in maniera diretta ed esplicita, sincera, senza mediazioni, anche attraverso sensibilità diverse. Questa volta i colori delle stampe fotografiche, dei video e delle installazioni “abitano” con discrezione l’austerità e l’autorevolezza degli spazi privati e l’eleganza della location, affrontando una sfida che per molti, come nelle passate edizioni, è la prima grande prova ufficiale.
Parallelamente all’inaugurazione di questa terza edizione, parte anche una nuova avventura editoriale, una rubrica dal titolo omonimo alla rassegna “OTHER IDENTITY” Altre forme di identità culturali e pubbliche, che trova collocazione nelle pagine web di Exibart; si tratta di appuntamenti settimanali con artisti visivi che lavorano con il mezzo fotografico, video e performativo e indagano con il loro lavoro i temi dell’identità e dell’auto-rappresentazione del sé, cari non soltanto al mondo dell’arte ma anche a ogni singola persona che si racconta su un social network o che semplicemente e inconsciamente rende pubblica la propria immagine.
Per quello che riguarda i contenuti, ho formulato sei semplici domande uguali per tutti, precedute da una breve descrizione dell’intervistato. Il progetto non solo chiama in causa gli artisti trattati ma estende l’esperienza a personalità dell’arte contemporanea, a cui rivolgo gli stessi quesiti. Sarà un’ottima occasione per fare il punto, attraverso le esperienze di artisti, performer e video maker, di argomenti molto vicini al quotidiano di tutti noi, sia semplici frequentatori del web sia addetti ai lavori del mondo dell’arte; attraverso le loro parole e le loro esperienze dirette, i protagonisti forniranno degli interessanti spunti di riflessione sul significato contemporaneo della nostra identità.
Come da nostra consuetudine, anche in questa edizione abbiamo associato al progetto diversi elementi: Un trailer video, un’anticipazione che è una sintesi e nello stesso tempo il concentrato dell’energia sprigionata dalle opere degli artisti invitati, frammenti di immagini e spezzoni dei video che saranno presenti in mostra in un inedito montaggio che ne rivelerà le straordinarie caratteristiche poetiche e comunicative.
Mai come quest’anno il nostro sito ufficiale sarà ricco di contenuti, testi, biografie, immagini delle opere sia fotografiche sia video, suddivise in pagine caratterizzate da una grafica semplice e intuitiva che offrirà un’esperienza di navigazione fluida e immediata; per tutta la durata della mostra ci saranno aggiornamenti in tempo reale e saranno presenti tutti i dati necessari per una lettura dell’evento veramente completa e immersiva, immediatamente raggiungibile tramite i QR code presenti in tutta la nostra documentazione.
Francesco Arena
ARTISTI
Ray Banhoff | Gaia Benedetti Perinetti Casoni | Betty Bee | Serena Biagini | Elleree Fletcher (Bombshell_bot) | Bianca Boriassi | Luca Bortolato | Matteo Bosi | Benedetta Cari | Stefania Cerea | Damiana Cicco | Alessia Cortese | Corrado Dalcò | Dana De Luca | Clara Diebler | Madeleine Fleau | Javier Gallego Escutia | Ivana Galli | Laura Greco | Federica Intelisano | Angelica Intini | Beatrix Kittens | Anne Locquen | Cristina Luciani | Cristina Malcisi | Luca Matarazzo | Domenica Melillo | Cristina Mirandola | Sami Oliver Nakari | Valentina Neri | Maria Palmieri | Laura Petra Simone | Marco Pietracupa | Marco Réa | Ida Marinella Rigo | Valentina Rinaldi | Alessandra Scoppetta | Manuel Scrima | Chiara Tommasi | Tung Li | Valentina Violo | Chiara Vitellozzi | Cirkus Vogler | Ye She-Yu | Erika Zolli
HANNO SCRITTO SU OTHER IDENTITY
Francesco Arena | Giampaolo Abbondio | Edoardo Acotto | Alessandra Arnò | Claudia Attimonelli | Lidia Bachis | Emanuele Beluffi | Fabrizio Boggiano | Chiara Boni | Marco Bruschi | Bettina Bush | Anita Calà | Lorenzo Canova | Mario Casanova | Giulia Cassini | Annalisa Cattani | Piera Cavalieri | Claudio Cerritelli | Maurizio Cesarini | Rossana Ciocca | Anna d’Ambrosio | Valerio Deho | Amalia Di Lanno | Isabella Falbo | Anna Fiordiponti | Matteo Fochessati | Patrizia Gaboardi | Alessandra Gagliano Candela | Carlo Gallerati | Francesca Galliani | Roberto Garbarino | Nunzia Garoffolo | Carlo Garzia | Ferruccio Giromini | Romina Guidelli | Chiara Guidi | Flavia Lanza | Amelì Lasaponara | Marla Lombardo | Karolina Mitra Lusikova | Luciana Manco | Angelo Marino | Gianluca Marziani | Chiara Messori | Roberto Milani | Lorenzo Mortara | Ivana Mulatero | Maya Pacifico | Massimo Palazzi | Luca Panaro | Sabrina Paravicini | Claudio Parentela | Claudio Pozzani | Domenico Quaranta | Sandro Ricaldone | Mariella Rossi-Stefano Cagol | Claudia Sensi | Stefania Seoni | Ivano Sossella | Benedetta Spagnuolo | Federica Titone | Caterina Tomeo | Tiziana Tommei | Roberta Vanali | Venette Waste | Bruno Wolf